Come prevedibile, alla fine un ricorso è arrivato ed è stato accolto dal Prefetto.
Parliamo dell’attuale Ordinanza che limita la circolazione dei velocipedi (elettrici e non) lungo gli assi di via Vittorio Emanuele e via Maqueda, ma che presenta delle falle dal punto di vista della segnaletica stradale.
Ne avevamo discusso proprio lo scorso gennaio dove oltre a evidenziare il provvedimento sproporzionato e discriminatorio, si poneavano i riflettori sulla segnaletica stradale. Completa dei pannelli integrativi, andrebbe posta ad ogni intersezione fra gli assi principali (via Maqueda e via V. Emanuele) con le strade secondarie. Ciò per consentire a chi si immette dalle strade secondarie verso gli assi principali di essere al corrente che esistono delle restrizioni. Si pensi ad un ignaro turista per la prima volta girare in città, ma anche un nostro concittadino come nel caso del ricorso.
Cosa comporta?
Il Comune dovrà correre ai ripari e, con un aggravio di spesa, dovrà impegnare le maestranze dell’Amat per implementare la segnaletica stradale in tutte le intersezioni. Oltre poi le contraddizioni da parte dell’attuale segnaletica verticale posta in via Maqueda all’altezza di Palazzo Comitini, fra ztl e divieti di circolazione.
E riportiamo qui comunicazione alla stampa da parte del Comitato per la Mobilità Sostenibile in Centro Storico
Apprendiamo con soddisfazione dell’accoglimento, da parte della Prefettura, del ricorso contro la multa elevata ai danni di un ciclista che percorreva via Vittorio Emanuele in bicicletta nei giorni successivi all’iniqua ordinanza che ha vietato le principali vie del centro ai velocipedi.
Il ciclista, seguendo il suggerimento del nostro Comitato, ha presentato ricorso al Prefetto.
Pur non entrando nel merito di quanto previsto dall’ordinanza, tale accoglimento (per insufficienza di segnaletica stradale) dimostra la superficialità con cui è stata affrontata la questione da parte dell’amministrazione comunale che anziché promuovere la mobilità sostenibile e anziché sanzionare opportunamente chi di bici e monopattini fa un uso improprio, ha di fatto mortificato chi ha scelto la mobilità sostenibile come stile di vita.
Ricordiamo che, dopo le nostre proteste, il divieto è stato già ridimensionato (tanto che oggi quel ciclista non sarebbe stato multato).
Ribadiamo, pertanto, la nostra richiesta che il divieto ai velocipedi in centro venga totalmente revocato: venga fatto rispettare quanto già prevede il codice della strada, vengano subito create ciclovie sicure in alternativa a via Maqueda al fine di alleggerirne il flusso dei velocipedi.
Ricordiamo, infine, che quell’ordinanza ha anche previsto, a tutela dei pedoni e della sicurezza, una limitazione dei dehors. Tali limitazioni vengono quotidianamente violate e tali violazioni vengono purtroppo tollerate da chi è chiamato ad eseguire i controlli in tal senso.
Facciamo un’altra bella denuncia sulla completa sparizione della segnaletica orizzontale sulle strade recentemente riasfaltate? Già non abbiamo bisogno di scuse per non rispettare il codice della strada.